Imma Russo
Come richiesto dal Ministero e dalla Dirigenza, mi sono attivata precocemente per proporre alle mie classi quanto programmato all’inizio dell’anno, utilizzando una didattica digitale. Pianifico la mia azione didattica settimanalmente, attraverso l’agenda del registro elettronico in uso nell’ Istituto dove opero e modulo le mie proposte in lezioni sincrone e asincrone, associate a esercitazioni sui contenuti presentati, avvalendomi di format digitali. Segnalo le attività settimanali sull’agenda del registro elettronico. Per quanto concerne la gestione e l’interazione con gli allievi, utilizzo le classi virtuali presenti su una piattaforma a cui il mio Istituto scolastico si è accreditato; per quanto riguarda le lezioni asincrone utilizzo delle diapositive che trasformo in lezioni, mediante un software per realizzare screencast, mentre, per le lezioni sincrone utilizzo uno strumento specifico per video-riunioni.
Per quanto concerne le esercitazioni adopero alcuni software dedicati o interagisco con gli alunni mediante video – conversazioni. Come stanno reagendo gli studenti?
Quasi tutti gli allievi partecipano alle video-lezioni. Nella progettazione delle mie attività sincrone, riservo uno spazio, definito “saluti”, per avviare una breve conversazione, come facevo in classe: mi sembra un momento molto atteso dai ragazzi. Nello svolgimento delle esercitazioni assegnate, la maggior parte degli alunni si sono rivelati più responsabili del solito, perché probabilmente temono maggiormente un eventuale giudizio a distanza o forse sono più seguiti dai genitori che, per ovvie ragioni, spesso sono a casa (mi auguro che questo sia dovuto a una loro maturazione personale); alcuni, come succedeva già prima, vanno sollecitati al rispetto delle consegne. La mia Dirigente, che verifica l’andamento delle attività attraverso le piattaforme di cui la scuola è dotata, ci ha inviato vari messaggi scritti di ringraziamento e si è complimentata per l’impegno da noi dimostrato, durante il Collegio docenti. Per quanto concerne i genitori, non saprei: spero apprezzino il lavoro costante e puntuale che penso di svolgere, un lavoro che ha comportato la rimodulazione di numerosi parametri, una formazione veloce e autonoma. La classe docente italiana, a mio avviso, come spesso accade, con mezzi limitati e spesso propri, sta cercando di offrire il meglio delle proprie performance: spero che alla fine di questo tempo di tristezza la società se ne renda conto.
Quali le vostre competenze o le esperienze didattiche su cui avete potuto basarvi per attivare lezioni on-line?
Da anni partecipo ad alcuni progetti didattici su piattaforme di collaborazione tra scuole europee e questo elemento mi ha avvicinato alle didattiche digitali. L’esperienza di questi giorni mi ha consentito di applicare costantemente le tecnologie digitali, a differenza di quello che accadeva prima dell’emergenza in corso, quando le modalità telematiche costituivano una sorta di corollario o un completamento delle mie lezioni in presenza. Per rendere possibile tutto ciò ho dovuto comunque riadattare le mie competenze, seguendo un certo numero di webinar dedicati alle didattiche digitali. Vivo questo nuovo modo di proporre le mie lezioni con entusiasmo e attenzione, ma questo comporta un lavoro capillare che genera in me una grande stanchezza e la rinuncia a gran parte del mio tempo libero.